lunedì 21 novembre 2016

Magvideo. La donna come corpo sociale



Magvideo.
La donna come corpo sociale
a cura di Maria Letizia Paiato
Artiste:
Francesca Lolli, Giovanna Lacedra, Federica Amichetti, Mandra Cerrone, Silvia Giambrone, Eleonora Manca 

Vernissage
28 novembre ore 18:30

Mentre le donne di tutta Italia, proprio in questi giorni si uniscono al grido di #nonunadimeno, striscione unitario promosso dalla Rete IoDecido, D.i.Re – Donne in Rete Contro la violenza e UDI – Unione Donne in Italia, contro la violenza maschile sulle donne, porre attenzione anche sulla produzione artistica femminile, diventa importante, per sottolineare quanto anche il mondo dell’arte – nonostante l’apparente democraticità – sia invece più predisposto ad esaltare le figure maschili. Magvideo prende, dunque, le mosse dalla volontà di rendere omaggio alla creatività femminile, non con l’intenzione di rivendicarne il ruolo all’interno del panorama attuale, ma per la costante e sentita esigenza di continuare ad esplorare e scoprire un mondo fatto di innumerevoli sfaccettature. Un’esplorazione quella dell’universo femminile che nasce dalla consapevolezza della diversità genetica tra uomo e donna, che significa diversa capacità di osservazione, diversa sensibilità, diverso modo di affrontare la realtà. Ecco dunque che questa piccola rassegna, diventa un incisivo spaccato sulla realtà. Una realtà dove al centro c’è la donna, c’è l’artista che s’interroga, utilizzando lo strumento video e l’immaterialità implicita al suo processo, da cui emergono quesiti, dubbi, ombre, ma anche possibili schiarite circa la propria identità, personale e sociale. Per tutte le artiste a fare da filo conduttore tra i video è il corpo: corpi esposti, fisicamente presenti ma assenti, ma sempre veicoli di un messaggio che da individuale diventa sociale. Il video Un nodo di Francesca Lolli, vera e propria poesia visiva dove la voce narrante, la parola ha un peso pari alle immagini, racconta con pathos e sobrietà, attraverso la metafora del nodo (intreccio – legame), la prigione del corpo che diventa carcere dello spirito. Questo è il mio corpo – This is my body di Giovanna Lacedra, narra il dramma dell’anoressia traslando la malattia dal piano corporale a quello spirituale, Saluti e Baci di Federica Amichetti, affronta il tema della violenza sulle donne durante le guerre, ponendo l’accento sul corpo femminile quale mezzo atto ad umiliare il nemico. Genealogical Love di Mandra Cerrone, si sofferma, invece, sul significato antropologico di famiglia, mostrando con crudele autenticità, la distorsione di molti rapporti parentali, dietro cui si celano drammi e violenze inenarrabili e dove a subire sono sempre le donne. Così, il senso di minaccia è enfatizzato nel video Sotto Tiro di Silvia Giambrone, dove la protagonista, l’artista stessa, è costantemente assoggettata dalla luce di un mirino laser. L’inquietudine, la paura per il proprio corpo, la propria vita, la propria anima, pare trovare una speranza, seppure labile, nel video Partorir(Si) di Eleonora Manca. Nella lenta gestualità praticata dalla Manca, s’intravede una ritualità che spinge la donna a una propria rinascita, sia identitaria sia collettiva. La donna, dunque, come corpo sociale, per ripristinare un legame ancestrale spezzato dalla mentalità contemporanea.
Maria Letizia Paiato

Ingresso gratuito
orari 18,30-20,30 dal 28 nov al 4 dic 2016
Per info call 3489683962
mysticdriverartlab@gmail.com

domenica 13 novembre 2016

Arte al CUBO³ - il solido che fa la differenza (seconda edizione)


Arte al CUBO³ - il solido che fa la differenza
seconda edizione
4 novembre 2016 – 17 febbraio 2017
il venerdi alle ore 21
a cura di 
Sibilla Panerai – Ivan D’Alberto – Mandra Cerrone
8 appuntamenti sulla storia dell’arte (venerdì sera) + 4 workshop 

L’arte che cura, prontuario artistico per anime creative
a cura di Sibilla Panerai 
Il seminario di Sibilla Panerai, suddiviso in quattro incontri, si affianca e supporta i laboratori dell’artista Mandra Stella Cerrone, partendo dal presupposto che un’opera d’arte è composta da emozioni ed è in grado di condurre lo spettatore a relazionarsi con il suo inconscio. Per mezzo dell’Arte si possono comprendere ed elaborare le problematiche più comuni dell’epoca contemporanea, ansia, stress, panico e disturbi di relazione. Gli incontri mirano a creare un coinvolgimento emotivo del pubblico, che potrà intervenire attivamente alla discussione, acquisendo nozioni di psicologia, bioenergetica e mindfulness. La pratica artistica è il mezzo attraverso il quale riabilitare il proprio Sè e liberare il potenziale creativo e rigenerativo insito in ognuno di noi: le opere d’arte nascondono infinite possibilità di guarigione per il pubblico e per l’artista.


Incontri:
La psicologia dell’arte
PhotoTherapy e metodo Videoinsight
Ritualità e azione psicomagica
Pratiche artistiche e tecniche di guarigione

Omicida e artista – le due facce del serial killer
a cura di Ivan D’Alberto

Il tema dei quattro incontri, a cura di Ivan D’Alberto prende spunto dal titolo della pubblicazione di Ruben De Luca Omicida e artista – le due facce del serial killer (Edizioni Magi, 2006), esperto criminologo, il quale sviluppa un’interessante ipotesi per cui è possibile paragonare il processo creativo dell’artista e quello omicida degli assassini seriali.
Alcuni pittori, in base a quanto sostiene De Luca, hanno mostrato un particolare interesse verso gli omicidi, sopratutto quelli violenti e a sfondo sessuale. Per lo più questi protagonisti dell’arte hanno celato la loro macabra perversione dietro la raffigurazione di scene bibliche o mitologiche o hanno preferito mantenere opere di questo tipo segrete, come nel caso di Paul Cézanne che, a paesaggi naturalistici e a nature morte, alternava raffigurazioni di macabri delitti.
Nei vari appuntamenti si analizzeranno quattro casi particolari partendo da alcuni cammei cinematografici per poi proseguire in quattro contesti artistici diversi, con la storia personale di quattro autori differenti. Si scoprirà che dietro ad alcuni quadri naïve, ad insospettabili disegni infantili e ad eleganti tele dipinte ad olio si celano autori con dall'anima inquieta.

Workshop
a cura di Mandra Cerrone
il giorno dei workshop sarà comunicato di volta in volta
1 – CENA SILENZIOSA (look total red)
per 12 partecipanti
durata: 2,30 ore circa.
2) – LIMPIA
rito di purificazione sciamanica (corpo e mente) per il potenziamento della creatività personale
durata: 3 ore c.
minimo 10 partecipanti
3) – Silent Family
partecipanti: minimo 14 persone
durata: 6/8 ore
4) – Café Le Téméreire
Improvvisazioni d’arte, metagenealogia e tarocchi nel laboratorio mistico
aperitivo vegano massimo 30 partecipanti

sede: Mystic Driver Art Lab
Info. e prenotazioni:
cappa.artecontemporanea@gmail.com
info: mysticdriverartlab@gmail.com