venerdì 28 novembre 2008

Maria Rita D'Orsogna

Gentile Dr. Chiodi,
mi chiamo Maria Rita D'Orsogna, ho 35 anni e sono unprofessore universitario in fisica qui a Los Angeles. Sono di origini abruzzesi e fra le altre cose, sono la nipote di Anna Maria Lanci, che e' candidata nelle liste del Popolo delle Liberta' per la regione, nella sede di Pescara. Anna Maria Lanci e' la sorella di mia madre. Probabilmente lei ha sentito parlare di me in relazione al centro oli di Ortona e all'impegno che mi sono presa, solo per amore della mia terra d'origine, di aiutare a sensibilizzare gli Abruzzesi sul fatto che le estrazioni e le lavorazioni petrolifere porteranno a delle fortissime conseguenze negative alla salute dell'uomo e della natura. Di professione faccio lo scienziato, mi ritengo una persona libera, e davvero, la prego di credermi se le dico che le conseguenze sulla salute umana saranno devastanti se il centro oli verra' costruito e se i progetti di trivellamento dell'Abruzzo andranno avanti. Il Mario Negri sud - istituto di ricerca di Santa Maria Imbaro - ha stimato che il centro oli di Ortona portera'all'emissione nell'atmosfera di una tonnellata e mezza ALGIORNO di sostanze tossiche, fra cui nitrati, di ossido di zolfo, polveri sottili, composti organici volatili, ed idrogeno solforato che si spanderanno su un raggio di circa 40 km, e dove vivono oltre centomila persone. Al momento la scienza non e' in grado di assicurare un totale e corretto smaltimento delle sostanze tossiche che verranno, come e' prassi, bruciate e immesse nell'atmosfera. A pieno regime ad Ortona ci saranno 14 canne fumarie di altezza fra i 20 e i 30 metri che emetteranno sostanze tossiche 24 ore su 24, 7 giorni la settimana. Alcune di queste sostanze sono fortemente cancerogene - come per esempio il benzene, il toluene e lo xylene. Un altra sostanza molto tossica e' l'idrogeno solforato, che alle alte dosi causa la morte immediata (ha una tossicita'paragonabile al cianuro) e che a dosi basse, ma continuate nel tempo porta a tutta una serie di malattie respiratorie, circolatorie e neurologiche fra cui asmi, edemi, emicranie e bronchiti croniche. L'idrogeno solforato, che e' accompagnato da una orribile puzza di uova marce, e' anche responsabile di aborti spontanei nelle donne, di sviluppo intellettivo rallentato nei bambini, e di tumori, in primo luogo al colon. Ho letto in dettagli tutti i progetti ENI al riguardo, sono una persona di scienza e veramente, sono scientificamente giunta alla conclusione che il centro oli ed i progetti scellerati di trivellare il 35% del nostro territorio, compresa la Majella, non porteranno nulla di buono. Il petrolio Abruzzese e' di qualita' scadente, poco in quantita'. Gli stessi rappresentanti dell'ENI, con cui ho dibattuto due volte a Pescara, hanno ammesso che al massimo ci saranno 25 posti di lavoro. Esistono varie *migliaia* di articoli di scienza dove vengono messe in evidenza legami molto forti fra attivta' petrolifere e cattiva salute delle popolazioni. Le invio qui un documento divulgativo in cui assieme ad un mio collega del dipartimento di Medicina di Los Angeles, fra le migliori del mondo, cerchiamo di spiegare i pericoli dell'idrogeno solforato. Qui a LosAngelesvive il maggior esperto mondiale di questa sostanza, il prof. Kaye Kilburn con lui ho parlato in varie occasioni e che ha sposato la nostra causa. Il mio messaggio e' molto semplice: il petrolio si estrae nei deserti, non dove vive la gente. Le due cose non sono compatibili. Le leggi italiane in materia non sono *assolutamente*adeguate a tutelare le popolazioni. Negli USA il limite dell'idrogeno solforato e' di 0.0006 ppm. In Italia lo stesso limite e' di cir ca 30ppm, centomila volte di piu'!! Il motivo per cui i limiti sono cosi bassi in America e' che l'idorgeno solforato fa male, ed e' risaputo. Per di piu' in America e' dal 1976 che non si costruiscono piu' raffinerie di petrolio perche' ritenute anacronistiche. I pericoli non sono solo nell'aria, ma anche nelle possibili infiltrazioni nelle falde idriche, nell'inquinamento della fauna marina e della vegetazione locale. Non meno pericoloso e' l'inquinamento del mare dovuto alle estrazioni petrolifere nel mare. E' provato che gli scarichi petroliferi nel mare inquinano i fondali marini, i pesci e, in fin dei conti noi. In particolar modo i pesci non espellono le sostanze tossiche e cosi fungono da concentrati di sostanze chimiche. In America il limite attuale delle trivelle nel mare e' di 160km dalla costa. A Vasto hanno messo le trivelle a 3 km da una riserva naturale. Non va bene. Abbiamo la responsabilita' tutti quanti, cittadini e politici di non lasciare ai nostri figli un ambiente malsano e di morte. Probabilmente lei avra' avuto modo di sentire parlare di Viggiano, un paese della Basilicata dove esiste esattamente lo stesso tipo di impianto che si vuole installare ad Ortona e dove la qualita' della vita a causa delle estrazioni petrolifere e' notevolmente peggiorata - i tumori scoppiano, la gente emigra, l'agricoltura e' scomparsa. Ed e' cosi in tutte le realta' italiane dove si lavora petrolio. Busalla, Taranto, Gela, Porto Marghera, Falconara, Manfredonia, Sarroch, Priolo, Augusta, Cremona, Mantova. Sono tutte citta' dove l'industria petrolifera ha solo peggiorato la qualita' della vita. A Gela un bambino su sei nasce deforme, a Taranto alle mamme viene consigliato di non allattare i propri figli perche' hanno troppe sostanza tossiche nel latte materno. Queste zone sono considerate "siti inquinati di interesse nazionale" e in piu per molte di esse il "ripristino ambientale e' impossibile". Delle dieci province piu' inquinate d'Italia, sette sono citta' petrolizzate. Tutto questo e' scritto in vari documenti ufficiali del governo italiano. In un certo senso in Abruzzo siamo fortunati perche'possiamo evitare tutto questo ed invece scegliere un tipo di progresso diverso: sarebbe di gran lunga piu intelligente, lungimirante e rispettoso verso le generazioni future investire sulle energie alternative, prime fra tutte il solare fotovoltaico ed il vento. Le tecnologie esistono ed in California lo stiamo gia facendo da molto tempo - fra l'altro questo ha creato circa un milione di nuovi posti dilavoro, come stimano alcuni economisti dell'Universita' di Berkeley, intervistati dal New York Times. Occorre essere coraggiosi e prendere posizioni forti. L'ENI sara' anche un colosso, ma noi abbiamo il dovere di difendere la nostra terra con vigore e non da persone remissive. Non possiamo accettare compromessi: l'ENI ha circa venti cause aperte sul solo suolo italiano per inquinamento, per danni ambientali e per tentata alluvione. Io spero davvero che se eletto, prima di ogni altra cosa lei abbia a cuore il benessere vero della regione, e che senta come prima responsabilita' quella di volere il bene della gente e non dei petrolieri. La societa' civile e' contro le trivelle in Abruzzo, e cosi' pure medici, scienziati e la chiesa cattolica, che, caso raro in Italia, e' scesa in campo a difendere il creato. Spero che anche lei voglia scegliere la via del progresso vero e non quello degli anni'60 fatta di fumi e veleni. Dal mio punto di vista, chi appoggia il centro oli e' o in malafede oppure non sufficientemente informato. Se deside ra maggiori informazioni saro' ben lieta di darle tutto il materiale che ho. Ho anche un blog sul tema petrolio che e'qui:http://www.dorsogna.blogspot.com/ con link a materiale di vario tipo. E' un blog abbastanza seguito, con circa 200 contatti al giorno. Pubblichero' isuoi commenti sul mio sito in modo che i lettori del blog possano avere delle idee chiare sulle sue posizioni in merito. Da ultimo ci tengo a precisare che non ho alcun interesse personale in questa faccenda, ne politico, ne economico. Semplicemente voglio lavorare con amore per il bene della mia terra, usando la mia professionalita' e tutta l'onesta'morale ed intellettuale di cui sono capace. Voglio che le generazioni nuove trovino un Abruzzo migliore di quello che e' stato dato a me.
Grazie

Grazia Francescato



“…Senza spiritualità c’ inaridiamo e moriamo…”
L’ 11 DICEMBRE ALLE ORE 19.30
C/O IL CENTRO YOGA SIVANANDA
GRAZIA FRANCESCATO
PRESENTERA’ IL SUO LIBRO
“IN VIAGGIO CON L’ ARCANGELO”

Ingresso libero, non mancate!

lunedì 24 novembre 2008

Mantra e meditazione


seminario di mantra e meditazione del 22-23 novembre 2008
il Centro Yoga Sivananda
ringrazia per le splendide condivisioni
il maestro Leonello di Risio
Elisa Cerrone maestra yoga
Lorena Cerrone per l'ottimo amorevole sanissimo cibo
tutte le bellissime persone che hanno partecipato
OM SHANTI

mercoledì 19 novembre 2008

ART LAB 09




Aqui no se habla
Aqui no se opina
Aqui no se sueña
Aqui no se lee
Aqui no se ve
Aqui no se enseña
Aqui no se cura
Aqui no se ama
Aqui no se canta
Aqui no se cree
Aqui no se exsiste
Aqui no se juega
Aqui no se llora
Aqui no se apoya
Aqui no se entierra
Aqui no se pertenece
Aqui no se actua
Aqui no se està
Aqui no se rie
Aqui no se aguanta
Aqui no se brilla
Aqui no se come
Aqui no se abraza
Aqui no se baila
Aqui no se espera
Aqui no se coge
Aqui no se arriesga
Aqui no se decide
Aqui no se piensa
Aqui no se cria
Aqui no se acompagña
Aqui no se da
Aqui no se grita
Aqui no se vota
Aqui no se salva
Aqui no se imagina
Aqui no se hace
Aqui no se puede
Aqui no se mejora
Aqui no se vuela
Aqui no se trabaja
Aqui no se escucha
Aqui no se permite
Aqui no se respira
Aqui no se cambia
Aqui no se crea
Aqui no se sabe
Aqui no se pelea
Aqui no se perdona
Aqui no se besa
Aqui no se expresa
Aqui no se busca
Aqui no se escribe
Aqui no se encuentra
Aqui no se responde
Aqui no se agradece
Aqui no se cuida
Aqui no se regala
Aqui no se permanece
Aqui no se propone
Aqui no se respeta
Aqui no se defiende
Aqui no se quiere
Aqui no se elige
Aqui no se gana
Aqui no se estudia
Aquí no se pregunta
Aquí no se siente
Aquí no se recuerda
Aquí no se nace
Aquí no se crece
Aquí no se vive
Aquí no se lucha
Aquí solo se muere
Aquí solo se mata
Regina Jose Galindo

mercoledì 12 novembre 2008

ART LAB 08


Da decenni sto compiendo ogni sforzo per spingere la psicologia verso l’arte, perché venga riconosciuta come una forma d’arte, non come una scienza, una branca della medicina o una forma di educazione, perché l’anima è per sua natura immaginativa. La funzione primaria dell’essere umano è l’immaginare, non lo stare eretto, il produrre gli arnesi e il fuoco; non è il costruire comunità o il cacciare, il coltivare o l’addomesticare, ma immaginare tutte queste possibilità. E continuiamo a immaginare e immaginare, senza possibilità di rimozione, il rimosso ritoma in forma di sintomi, e dunque i nostri sintomi sono, in realtà, l’immaginazione che, non potendo essere rimossa, erompe attraverso la nostra ben adattata mediocrità….…
James Hillman
“Cent'anni di psicanalisi e il mondo va sempre peggio”

domenica 9 novembre 2008

RITUAL ART



OGGETTO: Ritual Art
Titolo dell’evento: Ritual Art – I Riti Propiziatori in Abruzzo in una mostra fotografica di Giuseppe Iammarrone e nella videoarte di Cristiana Califano, Giancarlo Pacella e Piotr Hanzelewicz
Luogo dell’evento: Sale espositive per eventi temporanei e Sala Convegni – Museo e Archivio degli Artisti Abruzzesi Contemporanei (MAAAC) – Castello Medievale di Nocciano (Pescara)
Indirizzo e la proprietà: Largo Madonna del Piano n. 1 – 65010 Nocciano (PE), Comune di Nocciano
Date e orari: dal 22 Novembre 2008 (vernissage il 23 Novembre alle ore 17.30) al 14 Dicembre 2008, giovedì e sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16 alle 18.30 e domenica dalle 16.00 alle 20.00
Il nome del responsabile dell’evento con recapiti: Ivan D’Alberto, 3479558158, musart.cont.nocciano@alice.it
Comunicato stampa: “Ritual Art, I Riti Propiziatori in Abruzzo in una mostra fotografica di Giuseppe Iammarrone e nella videoarte di Cristiana Califano, Giancarlo Pacella e Piotr Hanzelewicz”, rappresenta un evento culturale che pone una lente d’ingrandimento su alcune tradizioni popolari abruzzesi raccontate dall’obiettivo attento del fotografo Giuseppe Iammarrone, scomparso il 28 marzo 2006. Centodieci fotografie gentilmente concesse dal Photography Studio Fotografico Iammarrone di Pescara che descrivono i momenti più significativi di 8 riti propiziatori particolarmente noti nella nostra regione: le Panicelle di San Biagio a Taranta Peligna, San Domenico dei Serpari a Cocullo, San Domenico e il lupo di Pretoro, le verginelle di Rapino, il bue di San Zopito a Loreto Aprutino, la processione di Sant’Andrea a Pescara, la corsa degli zingari a Pacentro e le farchie di Sant’Antonio Abate a Fara Filiorum Petri. La collezione fotografica non solo sottolinea le capacità tecnico-artistiche di Giuseppe Iammarrone, ma offre un interessante spaccato storico ed etnoantropologico di un Abruzzo fortemente caratterizzato da forme culturali arcaiche: condizione determinata – così come scrive la docente universitaria di Antropologia culturale della d’Annunzio Lia Giancristofaro sul catalogo della mostra – dal fatto che la nostra regione, a differenza di altre, subì con un certo ritardo l’impatto omologante del consumismo e dell’industrializzazione. Se da un lato l’esposizione pubblica descrive antiche tradizioni popolari ricche di religione e magia, dall’altro ha dato l’idea al Museo di Nocciano di aggiungere al progetto una rilettura del concetto di rito attraverso una forma espressiva estremamente contemporanea come la Videoarte. A occuparsi di tale aspetto tre giovani artisti che operano da diversi anni nel settore: Cristiana Califano, Giancarlo Pacella e Piotr Hanzelewicz. La Videoarte, seppur lontana da ciò che può essere un antico rito propiziatorio si presta, invece, a dimostrare come oggi ogni momento può assumere un “valore rituale” perché ritenuto topico e fondamentale per il vivere quotidiano. Grazie alla capacità di questo strumento tecnico di trattenere immagini in movimento, il sedersi a tavola per consumare un pasto con i propri cari, bere una tazza di caffé al mattino o leggere un libro prima di addormentarsi, diventano “porzioni di vita” che stabiliscono la reale consapevolezza dell’esistenza dell’uomo sulla terra. I tre artisti attraverso il loro lavoro analizzano il concetto di rito e dimostrano come la bellezza dell’arte si esprime nelle cose semplici della vita. La mostra si aprirà ufficialmente il 23 ottobre alle 17.30 con un dibattito in cui saranno presenti il Direttore del MAAAC Ivan D’Alberto, la professoressa Lia Giancristofaro dell’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara, i figli di Giuseppe Iammarrone Paolo e Silvia e le autorità politiche.

ùSabato 22, invece, in occasione dell’evento “Vinolio” organizzato dall’associazione culturale “Noccianover” la mostra sarà aperta in anteprima dalle 9.00 alle 20.00.
L’addetto stampa del MAAAC

giovedì 6 novembre 2008

Tracker Art


13 / 14 novembre 2008
La manifestazione di quest’anno si articola in due eventi concatenati il Convegno e la mostra d’arte contemporanea che vogliono catalogare e classificare le molteplici tendenze e funzionalità dei modelli critici e visionare, contestualmente, se vi sono nuove espressività artistiche o innovativi linguaggi, in evidenza, nella produzione culturale contemporanea.
Enti Promotori
Liceo Artistico Statale “B. Jacovitti” -Termoli
Provincia di Campobasso
Comune di Termoli
Patrocinio Ufficio Scolastico Regionale del Molise
A cura di : Nino Barone , Antonio Mucciaccio, Antonio Picariello, Giuseppe Siano
Critici d’arte
Maria Vittoria Berti, Boris BROLLO, Lorenza CARIELLO, Vitaldo CONTE, Antonio DEL GUERCIO, Lucresia DONO, Laura Baldieri, Maristella Petrolo, Tiziana Peritoso, Paola FERRARIS, Antonio GASBARRINI, Dan HAULICA’, Fabio MASTROPIETRO, Mirko NOTTOLI, Antonio PICARIELLO, Vittorio RIGUZZI, Giuseppe SIANO, Roberto TERROSI, Roberto VIDALI.
Data: 13 / 14 novembre 2008
Orario: 10.00/13.00
Luogo: Aula Magna del Liceo Artistico
Informazioni: 329.4217383

L’IDENTITA’ DEL SEGNO RIVELATO
a cura di Antonio Picariello, Antonio Gasbarrini, Giuseppe Siano
Artisti
Karin ANDERSEN, ARAGON, Nino BARONE, Michele CARAFA, Domenico CARDELLA, Mandra CERRONE, Angelo COLANGELO, Cecilia FALASCA, Carlo FONTANA, Sergio LOMBARDO, Helena MANZAN, Gino MAROTTA,Vincenzo MASCIA, Luigi MASTRANGELO, Achille PACE, Gianni PEDULLA’, Michele PERI, Luciana PICCHIELLO, Massimo PULINI, Mariangela REGOGLIOSO, Valentino ROBBIO, Franco SAVIGNANO, Mario SERRA, Antonio TRAMONTANO, Jgor VERRILLI.
Data: 8 / 14 novembre 2008
Inaugurazione: giovedì 13 novembre 2008 alle ore 19.00
Orario: 18.00/20.00 G. BARONE
Luogo: Archetyp’Art Gallery via Marconi, 2 -Termoli

lunedì 3 novembre 2008

Intervista a Ima Sanchez


QUANDO DESIDERO QUALCOSA LO CHIEDO A ME
Pubblicata in "La contra" quotidiano La Vanguardia
Nonna Margherita, guaritrice e guardiana della tradizione maya, é cresciuta con la sua bisnonna, che era guaritrice e faceva miracoli. Pratica e conosce i circoli di danza del sole, della terra, della luna, e la ricerca della visione. Appartiene al consiglio degli anziani indigeni e si dedica a seminare salute e conoscenza in cambio della gioia che le produce il farlo, perchè per mantenersi continua a coltivare la terra. Quando viaggia in aereo e le assistenti di volo le danno un nuovo bicchiere di plastica, lei si afferra al primo: "No, ragazza, questo va a finire alla Madre Terra". Sprizza saggezza e potere, é qualcosa che si percepisce nitidamente. I suoi rituali, come gridare alla terra il nome del neonato, affinché riconosca e protegga il suo frutto, sono esplosioni di energia che fanno bene a chi é presente; e quando ti guarda negli occhi e ti dice che siamo sacri, si muove qualcosa di profondo. Lei ci dice: Ho 71 anni. Sono nata in campagna, nello stato di Jalisco, Messico e vivo in montagna. Sono vedova, ho due figlie e due nipoti da parte delle mie figlie, però ne ho a migliaia con cui ho potuto imparare l'amore senza attaccamento. La nostra origine sono la madre Terra e il padre Sole . Sono venuta sulla terra per ricordare a voi ciò che c'è dentro ciascuno.'
-Dove andiamo dopo questa vita?
-Oh, figlia mia, a divertirci. La morte non esiste. La morte è semplicemente lasciare il corpo fisico, se vuoi.
-Come se vuoi...?
-Te lo puoi portare via. Mia bisnonna era chichimeca (NdT: popolazioni seminomadi dell´America centro-sud, termine peggiorativo un po´ come i nostri zingari), sono cresciuta con lei fino ai 14 anni, era una donna prodigiosa, una guaritrice, magica, miracolosa. Ho imparato molto da lei.
-Ormai si nota che lei é una saggia, Nonna.
-Il potere del cosmo, della terra e del grande spirito é lì per tutti, basta prenderlo. Noi guaritori valorizziamo e amiamo molto i 4 elementi ( fuoco, acqua, aria, terra), li chiamiamo nonni. Una volta ero in Spagna, accudivo a un fuoco e ci siamo messi a chiacchierare.-Con chi?
-Con il fuoco. 'Io sono in te', mi disse. ' Lo so già', risposi. 'Quando decidi di morire ritornerai allo spírito, perchè non ti porti il corpo?', disse. 'Come faccio?', domandai
-Interessante conversazione.
-'Tutto il tuo corpo è pieno di fuoco e anche di spirito -mi disse-, occupiamo il cento per cento dentro di te. L'aria sono i tuoi modi di pensare e ascendono se sei leggero. Di acqua abbiamo più dell'80% e sono i sentimenti ed evaporano. E terra siamo meno del 20%, cosa ti costa portarti via questo?"
- E perché vuoi il corpo?
-Ovvio, per godermela, perchè mantieni i 5 sensi e ormai non soffri di attaccamenti. Adesso sono qui con noi gli spiriti di mio marito e di mia figlia.
-Ciao.
Il morto più recente della mia famiglia è mio suocero, che se ne é andato a più di 90 anni. Tre mesi prima di morire decise il giorno. "Se me ne dimentico-ci disse-ricordatemelo ". Arrivò il giorno e glielo ricordammo. Si lavò, si mise vestiti nuovi e ci disse:" Ora me ne vado a riposare". Si buttò sul letto e morì. Lo stesso vi posso raccontare di mia bisnonna, dei miei genitori, delle mie zie..
-E lei, nonna, come vuole morire?
-Come il mio maestro Martinez Paredes, un maya poderoso. Andò in montagna; "Al tramonto venite a prendere il mio corpo". Lo si udì cantare tutto il giorno e quando andarono a cercarlo, la terra era piena di orme. Così voglio morire io, danzando e cantando. Sapete cosa ha fatto mio padre?
-Cosa ha fatto?
Una settimana prima di morire andò a raccogliere i suoi passi. Percorse i luoghi che amava e visitò la gente che amava e si prese il lusso di salutare. La morte non é morte, é la paura che abbiamo del cambiamento. Mia figlia mi sta dicendo: "Parla di me" e perciò vi parlerò di lei.
-Anche sua figlia decise di morire?
-Sí. C'é molta gioventù che non può realizzarsi, e nessuno desidera vivere senza senso.-Cosa vale la pena?
-Quando guardi gli occhi e lasci entrare l'altro in te e tu entri nell'altro e diventate uno. Questa relazione di amore é per sempre, lì non c'é noia. Dobbiamo capire che siamo esseri sacri, che la Terra è nostra madre e il Sole nostro padre. Fino a pochissimo tempo fa gli Huicholes (NdT: detti anche Wirrarika o Wixarika o Huichol, sono nativi americani della Sierra Madre Occidentale del Messico, adorano il cactus allucinogeno peyote) non accettavano contratti di proprietà della terra. Come sarei proprietario della madre Terra?', dicevano.
-Qui la terra si sfrutta, non si venera.
-La felicità é tanto semplice! Consiste nel rispettare ciò che siamo, e siamo terra, cosmo e grande spirito. E quando parliamo della madre terra, parliamo anche della donna che deve occupare il suo posto di educatrice.
-Qual'é la missione della donna?
-Insegnare all'uomo ad amare. Quando avranno imparato,avranno un'altra maniera di comportarsi con la donna e con la madre terra. Dobbiamo vedere il nostro corpo come sacro e sapere che il sesso é un atto sacro, quello è il modo per renderlo dolce e ci riempie di senso. La vita arriva per mezzo di questo atto d'amore. Se banalizzi questo, cosa ti resta? Restituire il potere sacro alla sessualità cambia la nostra attitudine verso la vita. Quando la mente si unisce al cuore tutto é possibile. Voglio dire qualcosa a tutto il mondo..
...?-Che possono usare il potere del Grande Spirito nel momento in cui lo vogliano. Quando capisci chi sei, i tuoi pensieri diventano realtà. Io, quando ho bisogno di qualcosa, lo chiedo a me stessa. E funziona.
-Ci sono molti credenti che pregano Dio, e Dio non concede.
-Perché una cosa é chiedere l'elemosina e un´altra ordinare a se stessi, sapere cos'é cio' di cui hai bisogno. Molti credenti son diventati dipendenti, e lo spirito é totalmente libero; di questo bisogna convincersi. Ci hanno insegnato ad adorare immagini invece di adorare noi stessi e adorarci tra di noi.
-Senza sentirsi imbarazzati.
-Dobbiamo utilizzare la nostra ombra, essere più leggeri,affinare le capacità, capire. Allora é facile curare, esser telepatici e comunicare con gli altri, le piante, gli animali. Se decidi di vivere tutte le tue capacità per fare il bene, la vita é piacere.-Da quando lo sa?
-Alcuni momenti prima di morire mia figlia mi disse;" Mamma, prendi la tua pipa sacra, devi condividere la tua saggezza e viaggerai molto. Non temere, io ti accompagnerò' . Io vidi con grande sorpresa come lei si incorporava al cosmo. Sperimentai che la morte non esiste. L'orizzonte si ampliò e le percezioni persero i limiti,per questo ora posso vederla e ascoltarla, lo crede possibile?
-Sí.-I miei antenati hanno lasciato a noi nonni la custodia della conoscenza: 'Verrà il giorno in cui si ritornerà a condividere in circoli aperti". Credo che questo tempo é arrivato.

domenica 2 novembre 2008

ART LAB 07


ABO Voglio chiederti che cos'è per te fare arte? A partire dal tuo errore biologico, ovviamente nel senso che l'artista muore e l'opera resta.
E. Spalletti Sono nato in un piccolo paese, in Abruzzo, si chiama Cappelle sul Tavo. Quando ero ragazzo, in questo luogo succedeva una cosa per me bellissima: oigni anno si organizzava una corsa automobilistica. Il circuito correva dal mare, da Pescara verso le colline di Spoltore e Cappelle sul Tavo, per poi ridiscendere a Montesilvano verso il mare.
...
E ogni anno, su questo circuito, veniva rifatto il manto stradale. La strada in quel momento diventava scura, il colore era il nero del catrame. Il percorso era disegnato dalle balle di paglia. Ricordo il nero e il giallo come disegno sfumarsi tra il verde delle colline. Lontano l'azzurro del mare. Credo che in quel momento sia nata in me l'idea del colore e del disegno. Sono passati tanti anni da allora ma in me è rimasto quel desiderio. La mia vita è così.