a cura di Ivan D'alberto
vernissage 22 Aprile 2007 ore 17
MUSEO DELLE ARTI
Nocciano
COMUNICATO STAMPA
Le arti applicate, meglio note come arti minori, da sempre si sono trovate al centro di un dibattito culturale: appartengono alle “scienze” liberali così come la scultura, la pittura e l’architettura oppure si trovano ancora a vivere una condizione di subordinazione? La storiografia ci ha insegnato che tali pratiche artistiche, nel corso della storia umana, hanno vissuto momenti di gloria e momenti non proprio felici. Oggi, le arti applicate, sono divise dall’arte da una linea sottile, quasi impercettibile e, forse, non più esistente, ma sarà poi vero?
L’antica querelle ereditata dalla storia dell’arte torna ad essere oggetto di discussione attraverso un progetto denominato “La sottile linea che separa le arti applicate dall’arte” che sarà inaugurato domenica 22 Aprile, alle ore 17.00, presso le suggestive sale espositive del Museo e Archivio degli Artisti Abruzzesi Contemporanei (MAAAC), site all’interno del Castello medievale di Nocciano.
L’iniziativa, a cura del giornalista e storico dell’arte Ivan D’Alberto, è stata sponsorizzata dall’Assessorato alle Attività Produttive della Provincia di Pescara, nella persona del Cavalier Gaetano Cuzzi e dal MAAAC, nella persona di Anna Maria Marcucci, attuale direttore della struttura museale di proprietà del Comune di Nocciano.
Il progetto si pone come obiettivo di dimostrare come le arti applicate siano definitivamente considerate alla pari di quelle liberali. La tessitura, la ceramica, l’oreficeria, la fotografia e l’ebanisteria entrano a pieno diritto in questa sorta di limbo attraverso un’esposizione inedita di oggetti-opere d’arte di alcuni artisti operanti nella regione i quali, oltre ad occuparsi di scultura, pittura e architettura, si dedicano, con passione, alle pratiche applicate. Gli oggetti-opere d’arte, infatti, con difficoltà possono essere definiti prodotti artigianali, ma allo stesso tempo descrivono quella competenza tecnica e pratica, tipica dei laboratori e delle botteghe; gli oggetti-opere d’arte sono frutto di una competenza produttiva, ma dall’alto valore artistico.
Gli artisti coinvolti nella rassegna sono:
Mandra Cerrone, per la fotografia
Mario Costantini, per l’ebanisteria e la tessitura
Fernando Di Nicola, per la tessitura e la ceramica
Officina delle Invenzioni, per la ceramica
Fabrizio Tridenti, per il metallo
Fratelli Verna, per l’oreficeria
Oltre al ricchissimo parterre di artisti invitati, la rassegna si caratterizza con un importante omaggio allo scultore – ceramista Giorgio Saturni, scomparso l’8 Aprile 2006, di cui è stato possibile avere in prestito alcune opere rappresentative della sua carriera, grazie al figlio Jhonny Saturni, docente di discipline plastiche al Liceo Artistico di Pescara “G. Misticoni’.
Nonostante gli studi, le pubblicazioni e i grandi esempi che la storia dell’arte ci ha consegnato su artisti famosissimi, i quali si dedicavano con altrettanta passione alle arti applicate (Antonio Pollaiolo anche quando è già illustre come pittore e scultore, continua a tenere una bottega da orafo, il Verrocchio all’apice della sua carriera si dedica con passione ai lavori di terracotta e d’intaglio, Donatello amava sbalzare specchi in argento, senza poi dimenticare grandi nomi appartenenti all’età moderna e contemporanea; basti pensare all’esperienza di William Morris nel capo dell’arredamento, della decorazione e del tessile o alla Bauhaus di Weimar che raggruppò artisti come Gropius, Mies van der Rohe e Marcel Breuer e, infine, a personalità del ‘900 come Rietveld, Alvar Aalto, Giacometti e Remo Brindisi) nell’organizzazione della rassegna si sono incontrati non pochi pregiudizi che accompagnano, ancora oggi, tali pratiche artistiche.
Ed è proprio per questo motivo che il progetto ha voluto coinvolgere anche gli Istituti Statali d’Arte della regione, i quali hanno avuto la possibilità di poter esporre un’opera d’arte all’interno del rinnovato MAAAC, fianco a fianco ad importanti artisti; un’occasione per dimostrare come in determinati spazi scolastici si lavora per far crescere l’artista di domani.
L’idea di aprire le porte del MAAAC agli studenti è stato un modo per mettere a confronto diverse generazioni e diversi modi di concepire l’arte. Lo studente-artista deve giungere ad una fondamentale consapevolezza: l’arte rappresenta uno dei pochi strumenti che rimane alla società per credere in qualcosa di sano e costruttivo, fondato sulla conoscenza, la manualità e la creatività capace di unire i popoli secondo una visione universale. Lo studente-artista deve entrare in confidenza con gli spazi museali, deve scoprire una dimensione lavorativa che gli è strettamente vicina e deve assorbire la lezione dei ‘maestri’ attraverso un percorso di orientamento, soprattutto oggi dove è sempre più difficile individuare la propria strada.“La sottile linea che separa le arti applicate dall’arte” ha trovato forti consensi da parte di operatori culturali, docenti universitari e critici d’arte; in occasione del vernissage dibattito, previsto per domenica 22 Aprile, alle ore 17.00, nella Sala Convegni del MAAAC, ci sarà, infatti, un intervento, dal taglio storico, della Prof.ssa Concetta Maiezza, docente dell’Università “G. d’Annunzio” esperta di storia dell’oreficeria e delle arti applicate; intervento riportato sul catalogo della mostra che rende il prodotto editoriale completo anche da un punto di vista storico.
Conferisce, invece, notorietà all’intero progetto l’intervento-commento del noto Critico d’Arte Vittorio Sgarbi, il quale ha rilasciato delle significative dichiarazioni sulla tematica trattata, pubblicate nel catalogo della mostra. Rimane ancora incerta, invece, la sua presenza all’inaugurazione della rassegna.
A patrocinare l’intera iniziativa anche l’Amministrazione Comunale di Nocciano e in particolar modo nella persona dell’Assessore alla Cultura Vincenzo Palumbo.
L’Addetto Stampa I.D’A.
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