martedì 1 aprile 2008

Liberare la bellezza


29 marzo 2008 ore 16.o0
Pomeriggio tramonto a Fonte Barco, per salutare la chiusura dell'inverno e augurare buon ritorno a Persefone, alla primavera, alla vita che rinasce, all'acqua . Le ninfe. Merenda sull'erba e festa con musica e recite.ma anche, se vogliamo starci tutti insieme, per richieste di "governo" del luogo, che ci impegniamo a conservare. Ci vorremmo arrivare a piedi, scendendo dalle strade e dai sentieri di Spoltore .
...
All'interno dell'iniziativa si esibiranno le percussioniste della Scuola Baobab di Pescara che offriranno un omaggio musicale all'Acqua.
E' da due anni ormai che la nostra associazione lavora su una progettualità molto lata, fondata sul desiderio di relazioni, di luoghi, di politiche, di pratiche che si confrontino con l'indicatore della bellezza e con il rafforzamento del segno femminile nei luoghi del mondo.

Tralasciamo di raccontare i vari percorsi realizzati negli anni, per arrivare al cuore della proposta odierna.
Quando EVA e Damiani e Starinieri in particolare e in primis, ci hanno introdotto all'incontro con le "fonti arcaiche", è stato amore a prima vista. La bellezza dei luoghi e dei manufatti, la marginalità dei siti, l'energia dell'acqua, la sacralità dei rimandi, la tecnologia insospettata, la vita sociale femminile che attorno ad essi ancora sembra pulsare, ci hanno fatto decidere di seguire anche questo percorso.
E ci siamo volute imbattere, con testardaggine e quasi spinte da un richiamo incontrollato, anche nel ritrovamento di una fonte dimenticata e di fatto cancellata, qui a Pescara S.Silvestro: fonte Locca.
In qualche modo, attorno alle fonti arcaiche, così come Damiani affascinantemente le racconta, ci siamo aggirate/i in tante/i. in varie occasioni, ognuna/o mostrando interesse e desiderio di continuare. Noi comunque ( Mila) in ogni caso andremo avanti, ma ci sembra che, unendo in rete le varie modalità di impegno e le diverse competenze e ognuna/o col proprio desiderio o con la propria specificità, potremmo meglio e con più soddisfazione, anche personale, procedere.
LIBERARE LA BELLEZZA
Acque.fontane.memoria.bellezza.sacralità.marginalità urbane.senso dei luoghi.recupero.manutenzione.funzioni e tecnologie da reimperare.
Breve ragionamento per una proposta
Luoghi sensati
Il senso della scelta di questi luoghi è legato alla grande energia che da essi emana.
Energia che proviene dall'essere,le fontane antiche o arcaiche, "porte dell'acqua", quindi di quell'elemento della natura che ci congiunge con un altrove nascosto e con il fluire perenne, ma anche manufatti incrostati di saperi,gesti, memorie, riti, sedimentati dai tanti che, nel tempo, attorno ad essi, hanno rinvigorito e seminato le proprie energie. Ad esempio le donne.
Marginalità in pericolo
Il senso è anche nel forte desiderio, che ci accomuna e viene percepito da chiunque vi si avvicini, di conservazione di questi luoghi, divenuti ieri, nel tempo, marginali e fuori dal circuito della vita urbana allorché le "nuove vie" dell'acqua resero inutile la loro funzione fondamentale. L'abbandono delle donne, ricondotte in casa dalle tecnologie di acquedotti e macchinari.
E' proprio la loro marginalità ad averli forse salvati; ma oggi - dinanzi all'espansione incontrollata e patologica degli abitati - essa rischia di non reggere più, facendo temere la totale cancellazione
( Fonte Locca, Fonte Umana, anche Fonte Barco, se non si fosse intervenuti etc.)
Recupero sensato?
Crediamo di sì, foss'anche solo per l'energia e la "bellezza"che vi si percepiscono.
Ma la memoria di luoghi, significativi e significanti per la storia sociale e materiale delle nostre genti, aggiungerebbe notevoli argomenti; ed è poca cosa forse l'obiettivo di conservare testimonianza di tecnologie stupefacenti, e quindi la possibilità di un ripristino e di un "reimparare" modalità di attenzione ecologica del territorio, in relazione al tema acqua?
La necessità della manutenzione
Il recupero eventuale - conservativo- delle fonti pone, in prospettiva immediata, quello della manutenzione permanente.Su questo tema dobbiamo a Starinieri tutta la sensibilità che abbiamo acquisito e che deve trasformarsi in cultura di governo, quotidianamente coltivata. E non è compito da poco. Ed è uno specifico momento della progettualità immaginata.
La necessità di una nuova vita per luoghi "rinati"
Recupero e manutenzione acquistano senso compiuto solo in prospettiva di un "riuso" reale e di un nuovo senso da riscoprire per questi luoghi: "nido" vivo di archeologia dei saperi e della memoria. centri interessanti di una rete/catena di luoghi "belli", per estetica e significati, e per relazioni urbane significative .sperimentali per nuovi riti di riappropriazione, cura e manutenzione.
Rianimarli vuol dire infatti anche preservarli ambientalmente e architettonicamente. ma soprattutto approfondirne funzionamenti e strutture.collegarli a reti più ampie di tradizioni e saperi arcaici ancora validi e altrove resistenti.farli entrare nel senso comune della cultura urbana.
Dalla dimenticanza e dal degrado alla riscoperta di marginalità periferiche che ritornano in circolo, propulsive, energetiche, avvolgenti..una corona di luoghi belli per la nostra relazione con la città presente, ma anche passata e futura.
Noi di MILA abbiamo già deciso di volerci curare intanto dell'acqua e dei luoghi di acqua. Un po' come la ditta Renex, nel nostro piccolo cominceremo con l'andare a vedere, pulire l'essenziale, segnalare quanto va aggiustato etc. attorno a Fonte Barco. Da lì costruire un piccolo percorso ideale, creare legami e reti con la fontana dei Colli e Fonte Locca. Cose già fatte in nuce, che adesso vogliamo far divenire pratica e "rito" ricorrente.

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