Unbroken beat of soul
Ininterrotto battito d’anima
A cura di Antonio Zimarino
Video arte contemporanea internazionale
per il Terzo festival mediterraneo della laicità
15 – 24 ottobre - Ex Aurum Pescara
Barbara Agreste
Khosro Khorsavi/Farid Jafari
Emanuela Barbi/Gianluca Stuard
Tarin Gartner
Mandra Cerrone
Liuba
Paolo Dell’Elce
Gino Sabatini Odoardi
Franco Fiorillo
Opening 15 ottobre ore 18.30
Ininterrotto battito d’anima
A cura di Antonio Zimarino
Video arte contemporanea internazionale
per il Terzo festival mediterraneo della laicità
15 – 24 ottobre - Ex Aurum Pescara
Barbara Agreste
Khosro Khorsavi/Farid Jafari
Emanuela Barbi/Gianluca Stuard
Tarin Gartner
Mandra Cerrone
Liuba
Paolo Dell’Elce
Gino Sabatini Odoardi
Franco Fiorillo
Opening 15 ottobre ore 18.30
Presentazione rassegna video e presentazione del programma del Convegno
La mostra è organizzata in occasione del Terzo Festival Mediterraneo della Laicità
“Laicità e spiritualità”
Ex Aurum – Pescara 23-24 Ottobre 2010
http://www.itinerarilaici.it/
Tema della mostra
Se è dato un “punto” fisico essenziale (il battito del cuore) che permette inconsapevolmente l’esistenza biologica, è pensabile trovare un luogo analogo, che permetta l’esistenza come persone e identità, come coscienza e costruzione consapevole della nostra relazione con il mondo e con gli altri?
I video proposti aiutano a fermarci su un altro luogo, dove Arte, (termine che ha in se una infinita famiglia di affermazioni e negazioni, grandezze e piccinerie ecc.) scava al fulcro del problema antropologico, un attimo prima che essa venga trasformata dall’elaborazione culturale in “comunicazione”, “mercato”, “celebrazione”, “retorica”, “racconto”, “stile” ecc.
Sono opere che aprono domande e prospettive e non danno soluzioni: ci lasciano enigmaticamente a ricostruire possibili interpretazioni. Ci lasciano credo, alla radice profonda della “laicità”, quando ancora amore, desiderio di felicità, orrore della violenza, reciprocità, società, umanità, non diventano esplicitamente politica, etica, sociologia, religione, ideologia, non si identificano cioè in astrazioni culturali, linguaggi, algoritmi interpretativi, processi analitici, ma restano valori condivisi di humanitas.
Since it is granted an essential body centre (the heartbeat) which allows an unconscious, unintentional biological life, can we think of a similar place allowing the existence as human being, as ‘persona’ and identity, as awareness and conscious relationship with the outer world and the others?
The videos suggested lead us towards a different place, where Art goes deep down and into the core of the anthropological question just before becoming ‘communication’, ‘celebration’, ‘marketing’, ‘rhetorical power’, ‘narration’, ‘style’ and so on.
Our choice has fallen upon videos which ask questions, open perspectives but offer no solutions: they leave us alone to rebuild possible interpretations. They take us to the root of ‘laity’, when love, the need for happiness, dread of violence, reciprocity, society, community, neither openly turn into politics, ethics, sociology, religion, ideology, nor coincide with cultural abstractions, languages, analytical processes but remain ‘humanitas’ shared values instead.
La mostra è organizzata in occasione del Terzo Festival Mediterraneo della Laicità
“Laicità e spiritualità”
Ex Aurum – Pescara 23-24 Ottobre 2010
http://www.itinerarilaici.it/
Tema della mostra
Se è dato un “punto” fisico essenziale (il battito del cuore) che permette inconsapevolmente l’esistenza biologica, è pensabile trovare un luogo analogo, che permetta l’esistenza come persone e identità, come coscienza e costruzione consapevole della nostra relazione con il mondo e con gli altri?
I video proposti aiutano a fermarci su un altro luogo, dove Arte, (termine che ha in se una infinita famiglia di affermazioni e negazioni, grandezze e piccinerie ecc.) scava al fulcro del problema antropologico, un attimo prima che essa venga trasformata dall’elaborazione culturale in “comunicazione”, “mercato”, “celebrazione”, “retorica”, “racconto”, “stile” ecc.
Sono opere che aprono domande e prospettive e non danno soluzioni: ci lasciano enigmaticamente a ricostruire possibili interpretazioni. Ci lasciano credo, alla radice profonda della “laicità”, quando ancora amore, desiderio di felicità, orrore della violenza, reciprocità, società, umanità, non diventano esplicitamente politica, etica, sociologia, religione, ideologia, non si identificano cioè in astrazioni culturali, linguaggi, algoritmi interpretativi, processi analitici, ma restano valori condivisi di humanitas.
Since it is granted an essential body centre (the heartbeat) which allows an unconscious, unintentional biological life, can we think of a similar place allowing the existence as human being, as ‘persona’ and identity, as awareness and conscious relationship with the outer world and the others?
The videos suggested lead us towards a different place, where Art goes deep down and into the core of the anthropological question just before becoming ‘communication’, ‘celebration’, ‘marketing’, ‘rhetorical power’, ‘narration’, ‘style’ and so on.
Our choice has fallen upon videos which ask questions, open perspectives but offer no solutions: they leave us alone to rebuild possible interpretations. They take us to the root of ‘laity’, when love, the need for happiness, dread of violence, reciprocity, society, community, neither openly turn into politics, ethics, sociology, religion, ideology, nor coincide with cultural abstractions, languages, analytical processes but remain ‘humanitas’ shared values instead.
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