giovedì 23 ottobre 2008

Marina I. Cuetaeva

Ho inciso le vene: inarrestabilmente,
irreparabilmente, zampilla la vita.
Avvicinate scodelle e piatti!
Ogni piatto sarà - troppo basso,
la scodella - piatta.
Traboccando - e intorno -
giù nella terra nera a nutrire i giunchi.
Senza ritorno, inarrestabilmente,
irreparabilmente, zampilla il verso.
6 gennaio 1934

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