venerdì 6 febbraio 2009

ART LAB12


...A metà tra due mondi, sospesa tra sogno e realtà, storia e fantasia sta la campagna, e con essa la sua gente silenziosa.
Un popolo a sua volta sognatore e immaginifico, che ha espresso proprio nel silenzio una dignità etica ed estetica assolute.
Il silenzio mutuato dalla terra, amplificato dal cielo, custodito dagli alberi: il silenzio che è una lingua.
L’uomo dei campi conosce questa lingua, che è quella del seme che dorme nella terra, mentre la neve sparge la sua coltre di silenzio, è la stessa del grano che cresce, della frutta che matura sugli alberi, delle foglie che cadono.
Il silenzio è la lingua dei padri che hanno conosciuto il dolore e vogliono preservare i figli. È il pudore dei sentimenti, quando bisogna dare la vita e quando la morte.
Paolo Dell'Elce
da La Civiltà del Silenzio.

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