giovedì 5 luglio 2007

Erotic/Fashion/Apple

da Frutto Proibito
a Erotic/Fashion/Apple
La performance si trasforma, diventa più ironica, oltre che provocatoria e a suo modo sperimentalmente psicomagica.
Eva propone tentazioni innocue:
le mele sono molto fashion, griffate, lucidate, portatrici di un eros innaturale, industriale, privo di energia vitale, così come sono evasivi, emozionalmente poveri e incerti i “frutti proibiti” nell’urna elettronica
La citazione biblica diventa headline “…qualora voi ne mangiaste, vi si aprirebbero gli occhi e diventereste come Dio…”
In questa performance l’arte, la pubblicità e la moda si scambiano i linguaggi, si contaminano .
Anche la progettazione del lavoro è ibrida, comprende spot, promozione, gusto glamour.
Come io stessa direi operando in altri ambiti… mele cheap and chic
Labirinto nel labirinto, locandine annunciano l’apertura a Spoltore di un “negozio” di Frutta Proibita.
Video spot in vetrina.

“Il giardino dell’Eden”, di Gabriella Mereu, stampato sulle pareti, ultimo poetico invito a ritrovare noi stessi e le energie che da sempre ci abitano.
“Il desiderio non ti appartiene! E’ una belva di natura divina e tu lo tratti come un animale domestico! Svegliati! "
(No Woman’s land, Marianne Costa)

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